Un'ultima sera insieme, ieri, in cui ci hanno ancora viziato con la cena e con l'affetto, i nostri maldiviani e lo staff del "Duca di York".
Negli ultimi giorni, si sono creati anche più legami con tutti i partecipanti alla crociera, a partire dalla traccia lasciata dall'energia di Doriano e dei suoi racconti tra scarpe e motociclette. I nostri istruttori Herbert, Luca e Monica sono stati proprio eccezionali e ci hanno coccolato sia in superficie che sott'acqua.
Così è durante l'ultima sera, che si ci comincia a salutare, non prima di aver ricevuto gli attestati dei corsi fatti, con tutti i brevettati per il Nitrox e me al mio splendido Open Water.

Brevettato Open Water PADI!


Un piccolo inciso: come sa chi mi accompagna nelle mie giornate, l'idea di andare sott'acqua mi agitava. Come un anno fa, anche quest'anno la prima notte in barca, fors'anche perché pieno di febbre, l'ho trascorsa in bianco per quella mancanza di aria che così di rado, ma evidente, mi prende. Avevo timore che lo stare sott'acqua acuisse questa piccola paura, questa sorta di vertigine non fisica. Ecco, in tutte le immersioni che ho fatto, anche quelle in acque con un pochino di corrente (certo: per un neofita... per voi esperti era uno schizzetto d'acqua che si muoveva!), non ho mai avuto sensazioni di affaticamente, di paura o di panico. Ho riflettutto ex-post che mi sono totalmente "fidato" di Sara, certo, e di tutti gli amici, ma soprattutto della mia istruttrice Monica. Sono convinto che chi ha il compito di insegnare abbia nella sua prima responsabilità e bravura la comprensione dello studente che accompagna. Quindi, anche in corrente o altro, il mio principio è stato quello di stare rilassato (e goduto di ciò che vedevo): la mia istruttrice mi ha portato qui e quindi pensa che io possa "farcela". Il pensiero di affidarsi è estremamente rilassante e ti aiuta a tracciare un po' i tuoi limiti e pesare il bagaglio dei tuoi mezzi, e ci invita a riflettere a quando nella vita possiamo essere studenti e quando invece dobbiamo essere guide.

Abbiamo ricevuto tutti i nostri brevetti e scattate le ultime foto, e poi alcuni di noi sono saliti a "vedere le stelle", virgolettato perché le nuvole ci hanno lasciato il permesso di vedere 6-7 stelle e una parziale luna. E' un momento "saved", comunque, nella memoria a lungo termine... sdraiato, su una barca da favola, a vedere un cielo lontano miglia e miglia dal proprio.
Alla mattina in piedi verso le 7, ultime sistemazioni della valigia, gli ultimi saluti e le ultime foto e col dhoni torniamo verso riva.

In prua al dohni



Aereoporto di Malé

Una coincidenza? Io non credo.
Così come l'anno scorso, in ritorno dal viaggio di nozze, ci siamo persi l'ultimo aereo, così è infatti anche quest'anno. Il nostro volo ci chiama con un'ora di ritardo buona, e poi sta fermo un'altra mezz'ora, accumulando alla fine due ore di ritardo sui tempi schedulati. Contando che a Dubai ci aspettava una coincidenza di un'ora e mezza... capite bene che ci siamo persi il Dubai-Malpensa!
Ci scaricano e hostess non particolarmente friendly ci danno alla fine una camera d'albergo, ad una decina di Km di distanza dall'aeroporto, e ci riprogrammano per le 3.45 (locali) del giorno 3 gennaio, con arrivo a Malpensa alle 7.45.

Leaving Maldives

Uno squarcio del tramonto a Dubai

Il semplice aeroporto di Dubai

Non so se vi racconterò anche il domani, alla fine dovrebbe essere solo un volo... quindi vi lascio, prima di questo sonnellino notturno a Dubai, con il primo ringraziamento a Carlo, e poi a Paola e Giovanni, e alla Sara mia, augurando a voi tutti lettori il miglior 2017, con la speranza di rileggerci presto da magnifici luoghi come questi, insieme a tanti amici e parenti.
Poly

Duca di York, 26 dicembre 2016 - 2 gennaio 2017

2 gennaio - Coincidenza? Io non credo - Male, Dubai, Milano

Un'ultima sera insieme, ieri, in cui ci hanno ancora viziato con la cena e con l'affetto, i nostri maldiviani e lo staff del "Duca di York".
Negli ultimi giorni, si sono creati anche più legami con tutti i partecipanti alla crociera, a partire dalla traccia lasciata dall'energia di Doriano e dei suoi racconti tra scarpe e motociclette. I nostri istruttori Herbert, Luca e Monica sono stati proprio eccezionali e ci hanno coccolato sia in superficie che sott'acqua.
Così è durante l'ultima sera, che si ci comincia a salutare, non prima di aver ricevuto gli attestati dei corsi fatti, con tutti i brevettati per il Nitrox e me al mio splendido Open Water.

Brevettato Open Water PADI!


Un piccolo inciso: come sa chi mi accompagna nelle mie giornate, l'idea di andare sott'acqua mi agitava. Come un anno fa, anche quest'anno la prima notte in barca, fors'anche perché pieno di febbre, l'ho trascorsa in bianco per quella mancanza di aria che così di rado, ma evidente, mi prende. Avevo timore che lo stare sott'acqua acuisse questa piccola paura, questa sorta di vertigine non fisica. Ecco, in tutte le immersioni che ho fatto, anche quelle in acque con un pochino di corrente (certo: per un neofita... per voi esperti era uno schizzetto d'acqua che si muoveva!), non ho mai avuto sensazioni di affaticamente, di paura o di panico. Ho riflettutto ex-post che mi sono totalmente "fidato" di Sara, certo, e di tutti gli amici, ma soprattutto della mia istruttrice Monica. Sono convinto che chi ha il compito di insegnare abbia nella sua prima responsabilità e bravura la comprensione dello studente che accompagna. Quindi, anche in corrente o altro, il mio principio è stato quello di stare rilassato (e goduto di ciò che vedevo): la mia istruttrice mi ha portato qui e quindi pensa che io possa "farcela". Il pensiero di affidarsi è estremamente rilassante e ti aiuta a tracciare un po' i tuoi limiti e pesare il bagaglio dei tuoi mezzi, e ci invita a riflettere a quando nella vita possiamo essere studenti e quando invece dobbiamo essere guide.

Abbiamo ricevuto tutti i nostri brevetti e scattate le ultime foto, e poi alcuni di noi sono saliti a "vedere le stelle", virgolettato perché le nuvole ci hanno lasciato il permesso di vedere 6-7 stelle e una parziale luna. E' un momento "saved", comunque, nella memoria a lungo termine... sdraiato, su una barca da favola, a vedere un cielo lontano miglia e miglia dal proprio.
Alla mattina in piedi verso le 7, ultime sistemazioni della valigia, gli ultimi saluti e le ultime foto e col dhoni torniamo verso riva.

In prua al dohni



Aereoporto di Malé

Una coincidenza? Io non credo.
Così come l'anno scorso, in ritorno dal viaggio di nozze, ci siamo persi l'ultimo aereo, così è infatti anche quest'anno. Il nostro volo ci chiama con un'ora di ritardo buona, e poi sta fermo un'altra mezz'ora, accumulando alla fine due ore di ritardo sui tempi schedulati. Contando che a Dubai ci aspettava una coincidenza di un'ora e mezza... capite bene che ci siamo persi il Dubai-Malpensa!
Ci scaricano e hostess non particolarmente friendly ci danno alla fine una camera d'albergo, ad una decina di Km di distanza dall'aeroporto, e ci riprogrammano per le 3.45 (locali) del giorno 3 gennaio, con arrivo a Malpensa alle 7.45.

Leaving Maldives

Uno squarcio del tramonto a Dubai

Il semplice aeroporto di Dubai

Non so se vi racconterò anche il domani, alla fine dovrebbe essere solo un volo... quindi vi lascio, prima di questo sonnellino notturno a Dubai, con il primo ringraziamento a Carlo, e poi a Paola e Giovanni, e alla Sara mia, augurando a voi tutti lettori il miglior 2017, con la speranza di rileggerci presto da magnifici luoghi come questi, insieme a tanti amici e parenti.
Poly

Duca di York, 26 dicembre 2016 - 2 gennaio 2017