L'avventura di questo luglio é: la crociera Costa nei fiordi norvegesi! Era da un po' che parlavamo di girare i fiordi norvegesi, nella linea del piacere che abbiamo a puntare il nord (ricorderete l'Islanda l'anno scorso). Dopo aver bocciato l'idea del tour in Siberia, ma combatterò in futuro per arrivarci, abbiamo optato per una crociera: una cosa un po' fuori dal comune ma che ci permetta di andare al fresco, al nord e a vedere panoramissimi!
L'avventura comincia parecchio presto, con la sveglia alle 3.00 di sabato, per poter svolgere con calma le pratiche di imbarco nell'aereo che atterrerà a Copenhagen alle 8.00 del mattino. Con gli occhi gonfi come palloncini giungiamo nella capitale Danese, in un aeroporto deserto, e, visto che l'imbarco comincia alle 13, raggiungiamo il centro (fermata Kongens Nytorv) con il metrò e cominciamo, trolley al seguito, a fare un bel giro di cammino verso nord, verso il porto.
La città è fresca e umida ma senza pioggia, bella e fluviale ma tutta a sanpietrini: i trolley arrancano a scatti e a fatica. In pratica fino a circa le 11.30 siamo stati nella zona centrale, ma la città è straordinariamente deserta: pochi locali, quasi tutti impegnati a correre o con le tantissime biciclette che popolano le vie (tutte con pista ciclabile propria ed evidente); tanti pullman pieni di turisti e tanti con il nostro sguardo indagatore del nuovo che circonda.
Passeggiamo per il Nyhavn, fiume costeggiato da case colorate in cui, ai suoi tempi, viveva Hans Christian Andersen.
Contiamo di fermarci a mangiare qualcosa, ma salendo verso il porto la città cambia: da quartieri più storici e popolati si entra in quartieri nuovi, recentissimi o in costruzione, all'interno dei quali sembra nessuno abbia (ancora) pensato alla refezione dei passanti.
All'ingresso nella penisola del porto siamo praticamente in pieni cantieri e - bella la passeggiata ma puntiamo ad un taxi che ci salva gli ultimi 3-4 chilometri che, effettivamente, non ci avrebbero dato nulla in termini di paesaggio. Imbarchiamo i bagagli: strano a dirsi, diciamo sempre "imbarcarsi" riferito all'aereo, in questo caso il termine è reale! Con questo pensiero passiamo l'oretta di attesa e finalmente saliamo a bordo.
La Costa Favolosa è, manco a dirlo Favolosa: 10 piani serviti da 9 ascensori a prua, 6 in centro e 6 in poppa, con sorprese ad ognuno di essi, tra ristoranti, sale dove suonano musica (alla sera ho contato almeno 5 posti dove suonano dal vivo) discoteche, teatro... la nostra camera è al secondo deck, un corridoio infinito ripreso da Shining in cui siamo vicini alla scala di prua.
Qualche momento per ambientarsi ci vuole, e soprattutto dobbiamo ancora mangiare: un saltino al self service dove ci scofaniamo di pane, orecchiette al formaggio, pasta, braciolina, salsiccino... due robine proprio! Cucina in stile italiano, va detto subito, e immaginiamo (e vediamo) la gioia soprattutto dei nostri compagni di viaggio esteri nel mangiare realmente bene.
Verso le 17, dopo un pisolino, facciamo l'esercitazione di evacuazione e lì capiamo che siamo tra i più giovani - bambini esclusi, ovviamente - sulla nave. Riflettiamo che in questo senso sicuramente ci salveremo... ma quando scatta l'esercitazione ci troviamo davanti amici "non più giovani" e capiamo che per superarli, nel caso, dovremo fare il salto della cavallina su di loro.
Alla sera andiamo allo spettacolo di presentazione dello staff alle 18.15, seguito da uno spettacolo canterino e cantifero "Enchanted Castle" in cui i due cantanti danno effettivamente sfoggio delle proprie doti. Il nostro turno di cena è alle 21.00, al ristorante, e il buon menù è alla ligure: trofie, olive taggiasche, spigola e coniglio. Giriamo un po' la nave prima della nanna, facendo una puntata alle varie sale, casinò compreso al quinto piano (la puntata è solo fisica, per ora, non abbiamo cominciato a giocare!) e, ancora un po' stanchini ci mettiamo a nanna.