Svegliàti, scopriamo che in realtà il sig. Ivano è altrimenti detto dott. Lumaca, infatti procediamo in terza in autostrada fino all’aeroporto, scoprendo che in realtà le macchine qui non hanno potenza espressa in cavalli ma in cani che ululano dentro il motore!

Salutiamo i nostri amici di Quito

Dopo un controllo speciale per le Galapagos, che sono isole che devono rimanere più intonse possibili, ci imbarchiamo sul nostro piccolo aereo che atterra a Baltra alle 8.30: rubiamo infatti a voi Europei un’altra ora, raggiungendo le meno 7.

L'aeroporto di Baltra alle Galapagos

Un pullman ci porta fuori dall’area militare dell’aeroporto e ci dobbiamo imbarcare per attraversare una piccola laguna. Avvistiamo subito delle bestie strane! Due iguane ci attraversano la strada, al porto ci sono dei granchi grandi come cocchi, granchietti come se piovessero e soprattutto, spiaggiata nel gazebo d’attesa delle barche, una foca! Sara si scioglie subito a guardarla! Che bella!

Granchietto

Il nostro autista, palesemente affaticato dal capodanno, ci porta, dopo un’oretta di strada, a Puerto Ayora, non prima di aver fatto rifornimento di un bicchiere di cerveza dai suoi amici in strada… A Puerto Ayora avvistiamo anche un pellicano! E’ enorme! Il barchino dell’albergo ci recupera: il Finch Bay è infatti in una parte dell’isola che si può raggiungere solo via barca. Arrivati un po’ presto, aspettiamo la camera facendo due passi e avvistando un altro pellicano gigante e un sacco di iguane altrettanto giganti! E’ eccezionale pensare come l’iguana sia un animale che praticamente non si è evoluto ed è rimasto simile ad un dinosauro come forse migliaia di anni fa! Però sembra simpatica, l’iguana!

Sul traghetto che ci traghetta dopo l'aeroporto.
Si riconoscono sintomi influenzali.

La camera da letto!


Il finch bay dal suo accesso alla spiaggia


La camera è molto bella e tutti sono molto gentili e premurosi. Pranziamo in albergo a bordo piscina (Paolo si fa una pasta con una agliata memorabile!) dove ci sono un sacco di uccellini che praticamente stanno al tavolo con noi! Poi decidiamo di prendere il barchino ed andare ad esplorare Puerto Ayora. La cittadina è in realtà addormentata dal capodanno e come tale non troviamo molto. Torniamo in albergo dove ci rilassiamo un po’ in piscina (la spiaggia dell’albergo è un po’ assalita dai locali in festa, e poi c’è bassa marea). Al tramonto mi viene voglia di fare il bagno, saggiamo l’acqua e… è caldissima! Una bella nuotata a levigare il fisico e poi ci prepariamo per la cena, sempre qui in albergo. Crolliamo alle 21.30 in camera!

E dopo aver già avvistato una foca, dei granchietti... ecco il pellicano!

Di sera davanti a camera nostra ci sono i gechi!

Selfie Galapagossino!

1 gennaio 2016 - Quito-Galapagos

Svegliàti, scopriamo che in realtà il sig. Ivano è altrimenti detto dott. Lumaca, infatti procediamo in terza in autostrada fino all’aeroporto, scoprendo che in realtà le macchine qui non hanno potenza espressa in cavalli ma in cani che ululano dentro il motore!

Salutiamo i nostri amici di Quito

Dopo un controllo speciale per le Galapagos, che sono isole che devono rimanere più intonse possibili, ci imbarchiamo sul nostro piccolo aereo che atterra a Baltra alle 8.30: rubiamo infatti a voi Europei un’altra ora, raggiungendo le meno 7.

L'aeroporto di Baltra alle Galapagos

Un pullman ci porta fuori dall’area militare dell’aeroporto e ci dobbiamo imbarcare per attraversare una piccola laguna. Avvistiamo subito delle bestie strane! Due iguane ci attraversano la strada, al porto ci sono dei granchi grandi come cocchi, granchietti come se piovessero e soprattutto, spiaggiata nel gazebo d’attesa delle barche, una foca! Sara si scioglie subito a guardarla! Che bella!

Granchietto

Il nostro autista, palesemente affaticato dal capodanno, ci porta, dopo un’oretta di strada, a Puerto Ayora, non prima di aver fatto rifornimento di un bicchiere di cerveza dai suoi amici in strada… A Puerto Ayora avvistiamo anche un pellicano! E’ enorme! Il barchino dell’albergo ci recupera: il Finch Bay è infatti in una parte dell’isola che si può raggiungere solo via barca. Arrivati un po’ presto, aspettiamo la camera facendo due passi e avvistando un altro pellicano gigante e un sacco di iguane altrettanto giganti! E’ eccezionale pensare come l’iguana sia un animale che praticamente non si è evoluto ed è rimasto simile ad un dinosauro come forse migliaia di anni fa! Però sembra simpatica, l’iguana!

Sul traghetto che ci traghetta dopo l'aeroporto.
Si riconoscono sintomi influenzali.

La camera da letto!


Il finch bay dal suo accesso alla spiaggia


La camera è molto bella e tutti sono molto gentili e premurosi. Pranziamo in albergo a bordo piscina (Paolo si fa una pasta con una agliata memorabile!) dove ci sono un sacco di uccellini che praticamente stanno al tavolo con noi! Poi decidiamo di prendere il barchino ed andare ad esplorare Puerto Ayora. La cittadina è in realtà addormentata dal capodanno e come tale non troviamo molto. Torniamo in albergo dove ci rilassiamo un po’ in piscina (la spiaggia dell’albergo è un po’ assalita dai locali in festa, e poi c’è bassa marea). Al tramonto mi viene voglia di fare il bagno, saggiamo l’acqua e… è caldissima! Una bella nuotata a levigare il fisico e poi ci prepariamo per la cena, sempre qui in albergo. Crolliamo alle 21.30 in camera!

E dopo aver già avvistato una foca, dei granchietti... ecco il pellicano!

Di sera davanti a camera nostra ci sono i gechi!

Selfie Galapagossino!