Pronti per l'avventura?


Già cadavere appena iniziato

Alle ore 5.50 Sara avvista un geco in camera. Da lì inizia a saltellare di gioia (ebbene sì: i gechi le piacciono un sacco!) aspettando di scoprire tutta l’isola. Alle 7 tormenta Paolo e si va a fare colazione. Si va poi subito in esplorazione a Las Grietas ovvero una “crepa” tra le rocce, in cui si mischia acqua di mare e acqua dolce (che dobbiamo ancora capire da dove arrivi!) dove fare un po’ di snorkeling. Con la maschera che mi passa l’albergo posso farlo anch’io, e l’esplorazione ha inizio! Ci buttiamo in acqua e vediamo dei pesci pappagallo giganti. Quando esce il sole c’è un riverbero turchese dentro l’acqua bellissimo. Poi un sacco di pescioni non meglio definiti, ancora più grandi. Ci sono anche delle piscinette, divise da scoglietti, che ci obbligano a diventare anche degli scalatori acquatici provetti, anche per evitare i pescetti appostati sugli scogli che non si scostano! Cominciamo la visita che siamo 5-6 anime… ma dopo un’oretta comincia ad arrivare un po’ troppa gente e così decidiamo di tornare indietro.

Riflessioni

Pesce pappagallo

Pesce pappagallo again

"Adesso scavalco e passo di là"

Riflessioni again

Belle eh, Las Grietas?

Tantissssimi pesci!

Las Grietas viste dall'acqua

La spiaggia dell’albergo è ancora in alta marea e libera e quindi... rivestiamo maschera e boccaglio ed andiamo ad esplorarla! Leviamo le ciabatte e… ehi, signor iguana, quelle sono le nostre ciabatte, signor iguaaaana, non le mastichi per cortesia. Ma lui dice “Puzza puzza che puzza” e prosegue! Sara veste le sue ciabattine da mare e ci immergiamo! Troviamo dei pesci vari (Sara li definisce “fritto misto”), altri pesci pappagallo gigantissimi, pesci palla in quantità industriali, cetrioli di mare (che sono dei cosi giganti!), dei ricci con gli aculei marmorizzati (terminologia tecnica), i barracuda, ma piccoletti, e soprattutto l’aquila di mare, che è poi il maestro di scuola di Nemo, per capirci, che ci arriva vicinissimo e quasi ci segue!

Nella spiaggia davanti l'albergo, invece, c'era questo qui!

Sempre pesce pappagallo

Cetriolo di mare!

Ricci con gli aculei di marmo

Eccola, eccola, l'aquila di mare!

"... un'aquila di mare, il gatto il topo l'elefante, non manca più nessuno..."

Affascinati da tanta maestosità marina, ci prepariamo per il pranzo… oggi pesce? Nooo! Dopo un pisolino ristoratore per Sara (Paolo ha da aggiornare il blog!) decidiamo di organizzarsi per scendere al paese e andare a vedere la Estacion Cientifica Charles Darwin, di cui tutti ci hanno raccontato, che è solo ad un quarto d’ora circa a piedi da Puerto Ayora. Gli uffici sono chiusi, ma si può entrare senza problemi e possiamo vedere le tartarughe giganti nei loro delimitati spazi. Sono veramente enormi e sembrano delle statue! C’è anche un piccolo spazio per delle iguane molto particolari e colorate. Ci sono pianticelle, c’è la storia di questa stazione scientifica e di tutto ciò che ha poi spinto Darwin a pensare alla teoria della evoluzione.

Uno dei mercati del pesce di Puerto Ayora,
dove sono tutti pronti al ritorno dei pescatori

Sono una tartaruga gggigante!

Sono un iguana coloratissimo e spaparanzato!

Tante tartarughe giganti

Insieme a Fisher, uno dei fondatori del centro

Sempre vicino alla stazione scientifica c’è una spiaggia, e lì ci fermiamo estasiati credo per almeno due ore. Ci sono granchiiguanepellicani, piccoli gamberetti, ed è veramente uno spettacolo della natura, che non possiamo far altro che gustare appieno.

Rientriamo in albergo che è già buio, il tempo però per una mezz’ora di piscina c’è, e quindi provvediamo al nostro sport quotidiano, e la Sara insegna a Paolo a nuotare (non sapeva battere i piedi). Ceniamo e alle 22.00 siamo cotti e mangiati già nel letto.

Iguana che scruta l'orizzonte

Ecco, appunto, l'orizzonte

Sara attaccata da un pellicano (scena spettacolo)

"Una volta qui era tutta campagna..."

Iguana rulez

2 gennaio - Galapagos (Las Grietas e Estacion Cientifica Darwin)

Pronti per l'avventura?


Già cadavere appena iniziato

Alle ore 5.50 Sara avvista un geco in camera. Da lì inizia a saltellare di gioia (ebbene sì: i gechi le piacciono un sacco!) aspettando di scoprire tutta l’isola. Alle 7 tormenta Paolo e si va a fare colazione. Si va poi subito in esplorazione a Las Grietas ovvero una “crepa” tra le rocce, in cui si mischia acqua di mare e acqua dolce (che dobbiamo ancora capire da dove arrivi!) dove fare un po’ di snorkeling. Con la maschera che mi passa l’albergo posso farlo anch’io, e l’esplorazione ha inizio! Ci buttiamo in acqua e vediamo dei pesci pappagallo giganti. Quando esce il sole c’è un riverbero turchese dentro l’acqua bellissimo. Poi un sacco di pescioni non meglio definiti, ancora più grandi. Ci sono anche delle piscinette, divise da scoglietti, che ci obbligano a diventare anche degli scalatori acquatici provetti, anche per evitare i pescetti appostati sugli scogli che non si scostano! Cominciamo la visita che siamo 5-6 anime… ma dopo un’oretta comincia ad arrivare un po’ troppa gente e così decidiamo di tornare indietro.

Riflessioni

Pesce pappagallo

Pesce pappagallo again

"Adesso scavalco e passo di là"

Riflessioni again

Belle eh, Las Grietas?

Tantissssimi pesci!

Las Grietas viste dall'acqua

La spiaggia dell’albergo è ancora in alta marea e libera e quindi... rivestiamo maschera e boccaglio ed andiamo ad esplorarla! Leviamo le ciabatte e… ehi, signor iguana, quelle sono le nostre ciabatte, signor iguaaaana, non le mastichi per cortesia. Ma lui dice “Puzza puzza che puzza” e prosegue! Sara veste le sue ciabattine da mare e ci immergiamo! Troviamo dei pesci vari (Sara li definisce “fritto misto”), altri pesci pappagallo gigantissimi, pesci palla in quantità industriali, cetrioli di mare (che sono dei cosi giganti!), dei ricci con gli aculei marmorizzati (terminologia tecnica), i barracuda, ma piccoletti, e soprattutto l’aquila di mare, che è poi il maestro di scuola di Nemo, per capirci, che ci arriva vicinissimo e quasi ci segue!

Nella spiaggia davanti l'albergo, invece, c'era questo qui!

Sempre pesce pappagallo

Cetriolo di mare!

Ricci con gli aculei di marmo

Eccola, eccola, l'aquila di mare!

"... un'aquila di mare, il gatto il topo l'elefante, non manca più nessuno..."

Affascinati da tanta maestosità marina, ci prepariamo per il pranzo… oggi pesce? Nooo! Dopo un pisolino ristoratore per Sara (Paolo ha da aggiornare il blog!) decidiamo di organizzarsi per scendere al paese e andare a vedere la Estacion Cientifica Charles Darwin, di cui tutti ci hanno raccontato, che è solo ad un quarto d’ora circa a piedi da Puerto Ayora. Gli uffici sono chiusi, ma si può entrare senza problemi e possiamo vedere le tartarughe giganti nei loro delimitati spazi. Sono veramente enormi e sembrano delle statue! C’è anche un piccolo spazio per delle iguane molto particolari e colorate. Ci sono pianticelle, c’è la storia di questa stazione scientifica e di tutto ciò che ha poi spinto Darwin a pensare alla teoria della evoluzione.

Uno dei mercati del pesce di Puerto Ayora,
dove sono tutti pronti al ritorno dei pescatori

Sono una tartaruga gggigante!

Sono un iguana coloratissimo e spaparanzato!

Tante tartarughe giganti

Insieme a Fisher, uno dei fondatori del centro

Sempre vicino alla stazione scientifica c’è una spiaggia, e lì ci fermiamo estasiati credo per almeno due ore. Ci sono granchiiguanepellicani, piccoli gamberetti, ed è veramente uno spettacolo della natura, che non possiamo far altro che gustare appieno.

Rientriamo in albergo che è già buio, il tempo però per una mezz’ora di piscina c’è, e quindi provvediamo al nostro sport quotidiano, e la Sara insegna a Paolo a nuotare (non sapeva battere i piedi). Ceniamo e alle 22.00 siamo cotti e mangiati già nel letto.

Iguana che scruta l'orizzonte

Ecco, appunto, l'orizzonte

Sara attaccata da un pellicano (scena spettacolo)

"Una volta qui era tutta campagna..."

Iguana rulez