Il percorso per arrivare a Tortuga Bay


Anche oggi ci svegliamo presto e ci facciamo la nostra bella colazione. Ci prepariamo poi con lo zainetto, pinne fucile ed occhiali (il fucile non c’è) e partiamo alla volta della Tortuga Bay, cui si accede sempre da Puerto Ayora. Il cammino è in effetti un po’ lungo, dopo un quarto d’ora in città sono poi 2,5 Km di sentiero (ben tenuto) dentro la foresta. L’umidità è sempre altissima, ma noi siamo coraggiosi e ci inerpichiamo fino alla spiaggia! Si apre davanti a noi l’oceano, con una sabbia bianca finissima e morbidissima.

Cielo grigio su, ma spettacolo giù!

E l'iguana controlla.

Con attenzione...

... e senza quasi lasciare tracce.

Un salutino tra loro

E un salutino a me!

Questo invece era un uccellino che correva a mille all'ora...

Panorama mozzafiato

L'iguana fa il bagnetto

Spiaggata, sono stanca! Eeeh

Il conciliabolo delle iguane

Le trovo bellissime, in realtà

La spiaggia che ci consigliano per lo snorkeling è un po’ più avanti, perché lì dove siamo ci sono onde troppo alte. Intanto che camminiamo troviamo decine di iguane, bellissime e statuariamente antiche, e anche qualche pesce palla morto sulla spiaggia. Sara analizza questa cosa asserendo che in realtà potrebbero essere le foche che ci giocano un po’ e poi li abbandonano sulla spiaggia. Le iguane scuotono il capo. Raggiungiamo questa spiaggetta che siamo ancora una decina di persone, quindi ci organizziamo: Paolo mette la maschera e il boccaglio rubati in albergo; Sara mette la mezza muta, pantaloncini, crema, bigodini, maschera, boccaglio e scarpette ed è pronta per la festa!

L'acqua ahimé è un po' "sporca" e si vede poco

Spiaggiata anche Sara...

... ma non prima di aver scritto il dovuto!

PS siamo noi? Paolo e Sara?

Sì? Che bella idea lo snorkeling!

Colori cangianti

"Ehi amica, io ti curo eh" ci dice l'iguana

L’acqua è lattiginosa ovvero piena di plancton – che morde anche Sara, così sostiene lei – e quindi si vede molto poco. Riusciamo però a vedere un serpente di mare, che a Paolo spaventa molto, e vari pesciotti. Però si vede poco e quindi un po’ con le pive nel sacco torniamo indietro. Scorgiamo però che alla fine della spiaggia con le onde c’è una baietta… ci sono anche una ventina di iguane spiaggiate lì davanti… dai proviamo!

Mangrovie (forse)

 Branco enorme di pesci...

Qualche pesce siluro

Altri pesci

Riccio di mare (uh ah ah)

Altro mare

Sempre mare

Continuamente mare

Ci rimmergiamo lì e – stupore! – c’è di tutto! Un branco di pesci, ma saranno stati centinaia, a venti centimetri sotto di noi; un branco di pesci più piccolini altrettanto vicini; le iguane che nuotano, con la loro codona enorme, e quasi ci vengono addosso; da sopra vegliano due pellicani con le loro pappagorgie; e poi ancora pesci colorati misti; i pesci siluro; una razza; e poi… tan-tan-tan-tan-tan-tan… lo squalo!!! Subito Sara si gira e la prima reazione che ha è: “Che pesci sono quelli?” “SQUALI!” “Squelli”! Capito quindi che siamo gente simpatica, gli squali si lasciano osservare… sono squaletti, certo, ma almeno di un metro, e sono in caccia degli altri pesci. Sembra di stare in un documentario! Che bello! Ogni tanto appare anche il sole, che rende il tutto ancora più fantastico. Ah: vi chiederete perché si chiama Tortuga Bay… in realtà ci dovrebbero essere le tartarughe, ma ci sono alla sera!


In fondo al mar... in fondo al mar...
"Forza ragazzi, che è tutto tranquillo!"

E invece, puntuale come la mia febbre a capodanno, ecco lo squalo!

Ecco che arriva lo squaloooooooooo: scappate!

Lo squalo 3

Lo squalo 4

Lo squalo 5...

Razza!

Guardala come se la viaggia!


Due i-guane e un i-boh che si fa un giro.

"Ecco partita la gara di nuoto,
tra Paolo e Iguana"...

Spanniamoci!

Uh che faccia triste... immergiti, su!

Anche l'iguana nuota col suo codone

E sta mezza su e mezza giù

Con le sue ditina

Lo squalo mille

Sappiate che è impressionante!

Iguanodottero

Sara & the iguan


Sara & the iguan part two


Sara & the iguan part three


Sara & the iguan e gli esercizi di ginnastica


<3


<33


<333


Spiaggeit


Quando sono solo guardo l'orizzonte...

Un salutselfone da noi!

The panoram

Bella!

Viva gli sposi!

Facciamo a chi arriva prima?

Sara arriva ultima!

Ah no, l'ha raggiunta!

Evviva, vittoria!

<3333

E’ ormai mezzogiorno passato e il percorso di ritorno sembra una sauna, tanto che dobbiamo fermarci più volte a riprendere fiato. Certo la strada è splendida e piena di fiori… ma fa caldo!
Arriviamo all’una e mezza al porticciolo, dove la barchetta ci riporta in albergo. Stremati, non possiamo far altro che mangiare (insalata per Sara e una spaghettata alla carbonara con mais per Paolo; dolce di fragole e gelato per Sara e tiramisù al lime per Paolo) e poi svaccarci sull’amaca in albergo… ah non ve l’avevamo detto che abbiamo anche un’amaca?!?

Sulla via del ritorno, cactus

Sulla via del ritorno, fiorellini

E fiorellini

E fiorellini!

Screensaver

Arte

Va com'è figlia dei fiori!

Belli eh

Albergo "Germania"



Verso le 17.30 scendiamo a Puerto Ayora e ci facciamo un giro nei negozietti del paese. Incontriamo di nuovo Lucia e Ottavio di Bologna, che avevamo conosciuto in aeroporto e che stanno per concludere il loro viaggio di nozze (matrimonio del 12 dicembre – tanti auguri!) e poi verso le 19.30 facciamo per tornare in albergo. Andiamo al porticciolo e troviamo il solito autoctono sdraiato sulla panchina… ehi… ma quell’autoctono è un leone marino! Ebbene sì: due leoni marini sulla panchina e uno sotto spaparanzati a prendere sonno. Guardano anche un po’ Sara come a dire: “Scusi Signora, può mandare via le altre persone che vogliamo dormire?!?”. Belle!

Torniamo in albergo, doccetta, controllo delle scottature da sole, cena e preparazione della valigia! Domani alle 8.50, ci vengono a prendere per il catamarano!

3 gennaio - Galapagos (Tortuga bay)

Il percorso per arrivare a Tortuga Bay


Anche oggi ci svegliamo presto e ci facciamo la nostra bella colazione. Ci prepariamo poi con lo zainetto, pinne fucile ed occhiali (il fucile non c’è) e partiamo alla volta della Tortuga Bay, cui si accede sempre da Puerto Ayora. Il cammino è in effetti un po’ lungo, dopo un quarto d’ora in città sono poi 2,5 Km di sentiero (ben tenuto) dentro la foresta. L’umidità è sempre altissima, ma noi siamo coraggiosi e ci inerpichiamo fino alla spiaggia! Si apre davanti a noi l’oceano, con una sabbia bianca finissima e morbidissima.

Cielo grigio su, ma spettacolo giù!

E l'iguana controlla.

Con attenzione...

... e senza quasi lasciare tracce.

Un salutino tra loro

E un salutino a me!

Questo invece era un uccellino che correva a mille all'ora...

Panorama mozzafiato

L'iguana fa il bagnetto

Spiaggata, sono stanca! Eeeh

Il conciliabolo delle iguane

Le trovo bellissime, in realtà

La spiaggia che ci consigliano per lo snorkeling è un po’ più avanti, perché lì dove siamo ci sono onde troppo alte. Intanto che camminiamo troviamo decine di iguane, bellissime e statuariamente antiche, e anche qualche pesce palla morto sulla spiaggia. Sara analizza questa cosa asserendo che in realtà potrebbero essere le foche che ci giocano un po’ e poi li abbandonano sulla spiaggia. Le iguane scuotono il capo. Raggiungiamo questa spiaggetta che siamo ancora una decina di persone, quindi ci organizziamo: Paolo mette la maschera e il boccaglio rubati in albergo; Sara mette la mezza muta, pantaloncini, crema, bigodini, maschera, boccaglio e scarpette ed è pronta per la festa!

L'acqua ahimé è un po' "sporca" e si vede poco

Spiaggiata anche Sara...

... ma non prima di aver scritto il dovuto!

PS siamo noi? Paolo e Sara?

Sì? Che bella idea lo snorkeling!

Colori cangianti

"Ehi amica, io ti curo eh" ci dice l'iguana

L’acqua è lattiginosa ovvero piena di plancton – che morde anche Sara, così sostiene lei – e quindi si vede molto poco. Riusciamo però a vedere un serpente di mare, che a Paolo spaventa molto, e vari pesciotti. Però si vede poco e quindi un po’ con le pive nel sacco torniamo indietro. Scorgiamo però che alla fine della spiaggia con le onde c’è una baietta… ci sono anche una ventina di iguane spiaggiate lì davanti… dai proviamo!

Mangrovie (forse)

 Branco enorme di pesci...

Qualche pesce siluro

Altri pesci

Riccio di mare (uh ah ah)

Altro mare

Sempre mare

Continuamente mare

Ci rimmergiamo lì e – stupore! – c’è di tutto! Un branco di pesci, ma saranno stati centinaia, a venti centimetri sotto di noi; un branco di pesci più piccolini altrettanto vicini; le iguane che nuotano, con la loro codona enorme, e quasi ci vengono addosso; da sopra vegliano due pellicani con le loro pappagorgie; e poi ancora pesci colorati misti; i pesci siluro; una razza; e poi… tan-tan-tan-tan-tan-tan… lo squalo!!! Subito Sara si gira e la prima reazione che ha è: “Che pesci sono quelli?” “SQUALI!” “Squelli”! Capito quindi che siamo gente simpatica, gli squali si lasciano osservare… sono squaletti, certo, ma almeno di un metro, e sono in caccia degli altri pesci. Sembra di stare in un documentario! Che bello! Ogni tanto appare anche il sole, che rende il tutto ancora più fantastico. Ah: vi chiederete perché si chiama Tortuga Bay… in realtà ci dovrebbero essere le tartarughe, ma ci sono alla sera!


In fondo al mar... in fondo al mar...
"Forza ragazzi, che è tutto tranquillo!"

E invece, puntuale come la mia febbre a capodanno, ecco lo squalo!

Ecco che arriva lo squaloooooooooo: scappate!

Lo squalo 3

Lo squalo 4

Lo squalo 5...

Razza!

Guardala come se la viaggia!


Due i-guane e un i-boh che si fa un giro.

"Ecco partita la gara di nuoto,
tra Paolo e Iguana"...

Spanniamoci!

Uh che faccia triste... immergiti, su!

Anche l'iguana nuota col suo codone

E sta mezza su e mezza giù

Con le sue ditina

Lo squalo mille

Sappiate che è impressionante!

Iguanodottero

Sara & the iguan


Sara & the iguan part two


Sara & the iguan part three


Sara & the iguan e gli esercizi di ginnastica


<3


<33


<333


Spiaggeit


Quando sono solo guardo l'orizzonte...

Un salutselfone da noi!

The panoram

Bella!

Viva gli sposi!

Facciamo a chi arriva prima?

Sara arriva ultima!

Ah no, l'ha raggiunta!

Evviva, vittoria!

<3333

E’ ormai mezzogiorno passato e il percorso di ritorno sembra una sauna, tanto che dobbiamo fermarci più volte a riprendere fiato. Certo la strada è splendida e piena di fiori… ma fa caldo!
Arriviamo all’una e mezza al porticciolo, dove la barchetta ci riporta in albergo. Stremati, non possiamo far altro che mangiare (insalata per Sara e una spaghettata alla carbonara con mais per Paolo; dolce di fragole e gelato per Sara e tiramisù al lime per Paolo) e poi svaccarci sull’amaca in albergo… ah non ve l’avevamo detto che abbiamo anche un’amaca?!?

Sulla via del ritorno, cactus

Sulla via del ritorno, fiorellini

E fiorellini

E fiorellini!

Screensaver

Arte

Va com'è figlia dei fiori!

Belli eh

Albergo "Germania"



Verso le 17.30 scendiamo a Puerto Ayora e ci facciamo un giro nei negozietti del paese. Incontriamo di nuovo Lucia e Ottavio di Bologna, che avevamo conosciuto in aeroporto e che stanno per concludere il loro viaggio di nozze (matrimonio del 12 dicembre – tanti auguri!) e poi verso le 19.30 facciamo per tornare in albergo. Andiamo al porticciolo e troviamo il solito autoctono sdraiato sulla panchina… ehi… ma quell’autoctono è un leone marino! Ebbene sì: due leoni marini sulla panchina e uno sotto spaparanzati a prendere sonno. Guardano anche un po’ Sara come a dire: “Scusi Signora, può mandare via le altre persone che vogliamo dormire?!?”. Belle!

Torniamo in albergo, doccetta, controllo delle scottature da sole, cena e preparazione della valigia! Domani alle 8.50, ci vengono a prendere per il catamarano!