Questa notte, verso le 3, siamo entrati nel fiordo di Hellesylt, dal quale parte la nostra prima avventura! Ci svegliamo alle 6.45 di buona lena per poter effettuare la nostra lauta colazione (sì: ho preso sia la brioche alla nutella che il bombolone alla marmellata) e alle 7.45 siamo pronti e pimpanti.
Ci assegnano il gruppo con l'appiccichino C15 sul petto, che portiamo fieri come una stelletta militare, ci indicano la guida locale, sbarchiamo e saliamo sul pullman che ci porterà a pochi chilometri dal porto, dove comincerà la nostra passeggiata. Il programma è infatti "Escursione da Hellesylt a Geranger con viste mozzafiato" (codice 2391) e comincia con una camminata sui 2-300 metri di altitudine.

Queste sono pecore... non mucche!


Si parte da Vollset, si superano due laghi e poi un terzo (Stigholvatnet) e poi ancora un altro (Angelsavtnet, con una carinissima isoletta all'interno) per poi giungere a Flo. Il percorso dura 9.1 Km, ed è un susseguirsi di splendido verde, cascatelle di acqua limpida, e piccoli Hutt dove i locali passano le vacanze, isolati dal mondo. Sara incrocia anche delle mucche che ci intasano la strada vietandoci il passaggio: per poter passare paghiamo dazio, ovvero una mucca lecca la mano di Sara!



  







Intravedete le casettine?


L'arrivo verso Flo


Un pranzo in un locale per strada, dall'altra parte del lago da Flo, più che soddisfacente soprattutto nel buon salmone servitoci, mentre facciamo amicizia con la toscana Lucrezia, Andrea e Fabrizio e Giulia, questi ultimi, romani, in viaggio di nozze. Il pullman ci porta quindi ad effettuare un lungo viaggio, che attraversa tali e tanti tunnel tra le montagne, e dopo averci fatto vedere qualche cascata (l'ultima è la Ostebrufossen) comincia poi ad inerpicarsi veso il punto panoramico sul monte Dalsnibba, da cui riusciamo anche a vedere la nostra nave nel fiordo!





La nostra nave è quella più al largo

E' un canaio di persone, credo tra l'altro tutte Costa, e districarsi tra i diversi pullman senza sbagliarsi è quasi un'impresa! In tutto ciò il panorama ci regala squarci stupendi, intervallando sole e qualche leggera goccia di pioggia, neve ancora alta (fino a due settimane prima aveva nevicato) e grandi rocce. Se pensate che le strade sono di montagna, immaginatele poi percorse da decine e decine di pullman, camper, auto, moto: un traffico degno di una grande città. Per nostra fortuna, l'autista è praticamente un fenomeno della guida e riesce realmente a sgattaiolare e riportarci a Geiranger sani e salvi (applausi sentiti all'arrivo).




Lì si pecca un po' di disorganizzazione, perché la barca non ha attraccato ma viene fatta una spola tra le scialuppe (a motore eh) di soccorso. Diciamo che non abbiamo proprio lo skipper di luna rossa, e ci mettiamo, solo noi, almeno un quarto d'ora buono per renderci adesi alla nave! A quel punto la merenda è persa (diavolo: ho fame!) e quindi saliamo verso le 18 sul ponte all'aperto, giusto in tempo per goderci la ripartenza da Geiranger con vista mozzafiato sul suo fiordo. Cascate, strapiombi, panorami eccelsi.






Take a picture, take a picture!


La bottiglia!



Vista della prua della nave

Alle 19.30, decidiamo di saltare il ristorante, andando direttamente al buffet. Sempre buono, ma siamo un po' stanchi. Ci godiamo l'uscita dal fiordo in parte dalla nostra postazione al buffet, in parte dalla camera, da cui si vede splendidamente. Stanotte verso le 4 arriveremo nel fiordo di Bergen... magari ci svegliamo a vederla!

Ciao ciao Geiranger!

10 luglio - Hellesylt e Geranger

Questa notte, verso le 3, siamo entrati nel fiordo di Hellesylt, dal quale parte la nostra prima avventura! Ci svegliamo alle 6.45 di buona lena per poter effettuare la nostra lauta colazione (sì: ho preso sia la brioche alla nutella che il bombolone alla marmellata) e alle 7.45 siamo pronti e pimpanti.
Ci assegnano il gruppo con l'appiccichino C15 sul petto, che portiamo fieri come una stelletta militare, ci indicano la guida locale, sbarchiamo e saliamo sul pullman che ci porterà a pochi chilometri dal porto, dove comincerà la nostra passeggiata. Il programma è infatti "Escursione da Hellesylt a Geranger con viste mozzafiato" (codice 2391) e comincia con una camminata sui 2-300 metri di altitudine.

Queste sono pecore... non mucche!


Si parte da Vollset, si superano due laghi e poi un terzo (Stigholvatnet) e poi ancora un altro (Angelsavtnet, con una carinissima isoletta all'interno) per poi giungere a Flo. Il percorso dura 9.1 Km, ed è un susseguirsi di splendido verde, cascatelle di acqua limpida, e piccoli Hutt dove i locali passano le vacanze, isolati dal mondo. Sara incrocia anche delle mucche che ci intasano la strada vietandoci il passaggio: per poter passare paghiamo dazio, ovvero una mucca lecca la mano di Sara!



  







Intravedete le casettine?


L'arrivo verso Flo


Un pranzo in un locale per strada, dall'altra parte del lago da Flo, più che soddisfacente soprattutto nel buon salmone servitoci, mentre facciamo amicizia con la toscana Lucrezia, Andrea e Fabrizio e Giulia, questi ultimi, romani, in viaggio di nozze. Il pullman ci porta quindi ad effettuare un lungo viaggio, che attraversa tali e tanti tunnel tra le montagne, e dopo averci fatto vedere qualche cascata (l'ultima è la Ostebrufossen) comincia poi ad inerpicarsi veso il punto panoramico sul monte Dalsnibba, da cui riusciamo anche a vedere la nostra nave nel fiordo!





La nostra nave è quella più al largo

E' un canaio di persone, credo tra l'altro tutte Costa, e districarsi tra i diversi pullman senza sbagliarsi è quasi un'impresa! In tutto ciò il panorama ci regala squarci stupendi, intervallando sole e qualche leggera goccia di pioggia, neve ancora alta (fino a due settimane prima aveva nevicato) e grandi rocce. Se pensate che le strade sono di montagna, immaginatele poi percorse da decine e decine di pullman, camper, auto, moto: un traffico degno di una grande città. Per nostra fortuna, l'autista è praticamente un fenomeno della guida e riesce realmente a sgattaiolare e riportarci a Geiranger sani e salvi (applausi sentiti all'arrivo).




Lì si pecca un po' di disorganizzazione, perché la barca non ha attraccato ma viene fatta una spola tra le scialuppe (a motore eh) di soccorso. Diciamo che non abbiamo proprio lo skipper di luna rossa, e ci mettiamo, solo noi, almeno un quarto d'ora buono per renderci adesi alla nave! A quel punto la merenda è persa (diavolo: ho fame!) e quindi saliamo verso le 18 sul ponte all'aperto, giusto in tempo per goderci la ripartenza da Geiranger con vista mozzafiato sul suo fiordo. Cascate, strapiombi, panorami eccelsi.






Take a picture, take a picture!


La bottiglia!



Vista della prua della nave

Alle 19.30, decidiamo di saltare il ristorante, andando direttamente al buffet. Sempre buono, ma siamo un po' stanchi. Ci godiamo l'uscita dal fiordo in parte dalla nostra postazione al buffet, in parte dalla camera, da cui si vede splendidamente. Stanotte verso le 4 arriveremo nel fiordo di Bergen... magari ci svegliamo a vederla!

Ciao ciao Geiranger!