Ovviamente non ci siamo svegliati di notte per vedere l'ingresso nel fiordo di Bergen (Sara punta in realtà la sveglia ma, notando che è nuvolo, torna a dormire) che comunque è già un'altra cosa rispetto a quello di Hellesylt e Geranger, perché molto più largo e basso. Ho dimenticato di dire una cosa molto carina: ogni volta che si riparte dal porto la nave emette tre forti "colpi di clacson" e subito dopo parte la musica di "Con te partirò" cantata da Bocelli, mentre centinaia di gabbiani, richiamati dal suono, si avvicinano alla nave.


La giornata di Bergen è dichiarata nuvolosa ma appena mettiamo piede a terra, verso le 10, comincia a piovicchiare: niente di folle, i nostri giacchettini e pantaloni anti-pioggia fanno il loro dovere e ci permettono di visitare la città comunque sereni. Le escursioni di oggi non ci hanno "rapito", e quindi decidiamo di girare la città in maniera indipendente.










Raggiungiamo la chiesa di St. John, molto bella, tutta in legno, con un grande organo nel coro.





Nel centro invece del porto c'è il mercato del pesce, molto decantato e destinazione di alcune escursioni. Sono solo alcune bancarelle, in realtà, dove però si incontra il pescato del giorno (aragoste, granchio reale, salmoni) insieme alla possibilità di mangiarlo sul posto. I venditori parlano tutte le lingue: inglese, spagnolo, italiano (a noi ci ha servito un veronese), portoghese, francese... una babele incentrata sul pesce. Visto che, come già scritto più volte, siamo molto parchi nel cibo, non possiamo non assaggiare una mezza aragosta (buona, sì), un fish & chips (merluzzo molto buono) e uno spiedino di merluzzo e salmone (dove il merluzzo non è un granché, ma il salmone credo sia uno dei migliori mai mangiati).



Abbiamo tutta la giornata da spendere qui, quindi continuiamo a girare un po' per la città raggiungendo simpatiche viettine storiche fatte di casette di legno tutte intrecciate una sull'altra, e storte, e ora adibite a negozi.






Il duomo della città è in ristrutturazione, incrociamo la chiesa di St. Mary, dove però ci chiedono un biglietto di ingresso di cui non cogliamo le ragioni, e visitiamo la Bergenhus Fortress, vale a dire il castello della città, di cui ci accontentiamo però solo di esplorare i giardini. Verso le 15 rientriamo quindi in nave e stiamo un po' tranquilli in zona piscina, dove aggiorniamo il blog e ci sorseggiamo un the.






Alle 19.15 lo spettacolo della serata è dedicato ai "sapori italiani", ed è un intrecciarsi di canzoni italiane e balletti effettivamente molto piacevole e degno dei tanti applausi alla fine.
La cena alle 21.00 è altrettanto animata perché i camerieri, tutti con papillon tricolore, sulle note delle grandi "hit" napoletane cominciano un balletto di gruppo veramente divertente e coinvolgente, trenini e applausi mentre si canta "Funicolì funicolà" e "O sole mio". Molto divertente e che bravi i camerieri, quasi tutti asiatici, a ballare e cantare!


Non crediate questa intensa giornata sia finita qui, perché alle 23.30 c'è la sorpresa VIP di questa crociera, ovvero uno spettacolo tutto per noi di ANGELO PINTUS, il famoso comico di Zelig! Fantastico che, prima di cominciare, in terza fila si accende uno scontro tra un napoletano e la cricca dei bolognesi. Oggetto della battaglia un posto occupato chissà da chi dei due prima, e, dopo che si intrasentono parole grosse, il napoletano sferra uno schiaffo al bolognese, mentre le mogli si insultano in lingua finnica (visto che altrimenti non si capiscono). La security non interviene così prontamente (ed effettivamente non credo che sia previsto proprio un buttafuori, in una nave così!) ma poi il napoletano viene allontanato mentre tutti urlano "fuori! fuori!". Noi no perché non abbiamo capito chi abbia ragione!

Comunque poi arriva Pintus, e manco a dirlo ci fa sbellicare un'ora piena dal ridere, raccontando aneddoti della vita di crociera nel suo modo così estremo e comico! Formidable! Uno degli spunti che ci ha fatto più ridere è del primo messaggio che abbiamo ricevuto il primo giorno, in nave, per l'esercitazione d'evacuazione di cui vi ho già scritto: la cosa che mancava è che il messaggio, prima che per noi, era stato dato per lo staff e l'annunciatore, in un inglese asiatico, aveva cominciato con "CREW ALERT CREW ALERT CREW ALERT" per richiamare appunto lo staff, ma con un tono che Pintus ricorda in modo così divertente da far sì che diventi il nostro tormentone!

Carichi dalle risate a mezzanotte facciamo un giro per la nave e stiamo un'oretta ad osservare roulette e blackjack per carpirne le regole e, mentre un vecchietto sbanca un tavolo (praticamente vince ogni giro), e mentre quelli del blackjack lasciano giù anche le mutande, ci ripromettiamo di giocare un'altra sera perché siamo finalmente stanchi e, meritatamente, andiamo a letto!

11 luglio - Bergen

Ovviamente non ci siamo svegliati di notte per vedere l'ingresso nel fiordo di Bergen (Sara punta in realtà la sveglia ma, notando che è nuvolo, torna a dormire) che comunque è già un'altra cosa rispetto a quello di Hellesylt e Geranger, perché molto più largo e basso. Ho dimenticato di dire una cosa molto carina: ogni volta che si riparte dal porto la nave emette tre forti "colpi di clacson" e subito dopo parte la musica di "Con te partirò" cantata da Bocelli, mentre centinaia di gabbiani, richiamati dal suono, si avvicinano alla nave.


La giornata di Bergen è dichiarata nuvolosa ma appena mettiamo piede a terra, verso le 10, comincia a piovicchiare: niente di folle, i nostri giacchettini e pantaloni anti-pioggia fanno il loro dovere e ci permettono di visitare la città comunque sereni. Le escursioni di oggi non ci hanno "rapito", e quindi decidiamo di girare la città in maniera indipendente.










Raggiungiamo la chiesa di St. John, molto bella, tutta in legno, con un grande organo nel coro.





Nel centro invece del porto c'è il mercato del pesce, molto decantato e destinazione di alcune escursioni. Sono solo alcune bancarelle, in realtà, dove però si incontra il pescato del giorno (aragoste, granchio reale, salmoni) insieme alla possibilità di mangiarlo sul posto. I venditori parlano tutte le lingue: inglese, spagnolo, italiano (a noi ci ha servito un veronese), portoghese, francese... una babele incentrata sul pesce. Visto che, come già scritto più volte, siamo molto parchi nel cibo, non possiamo non assaggiare una mezza aragosta (buona, sì), un fish & chips (merluzzo molto buono) e uno spiedino di merluzzo e salmone (dove il merluzzo non è un granché, ma il salmone credo sia uno dei migliori mai mangiati).



Abbiamo tutta la giornata da spendere qui, quindi continuiamo a girare un po' per la città raggiungendo simpatiche viettine storiche fatte di casette di legno tutte intrecciate una sull'altra, e storte, e ora adibite a negozi.






Il duomo della città è in ristrutturazione, incrociamo la chiesa di St. Mary, dove però ci chiedono un biglietto di ingresso di cui non cogliamo le ragioni, e visitiamo la Bergenhus Fortress, vale a dire il castello della città, di cui ci accontentiamo però solo di esplorare i giardini. Verso le 15 rientriamo quindi in nave e stiamo un po' tranquilli in zona piscina, dove aggiorniamo il blog e ci sorseggiamo un the.






Alle 19.15 lo spettacolo della serata è dedicato ai "sapori italiani", ed è un intrecciarsi di canzoni italiane e balletti effettivamente molto piacevole e degno dei tanti applausi alla fine.
La cena alle 21.00 è altrettanto animata perché i camerieri, tutti con papillon tricolore, sulle note delle grandi "hit" napoletane cominciano un balletto di gruppo veramente divertente e coinvolgente, trenini e applausi mentre si canta "Funicolì funicolà" e "O sole mio". Molto divertente e che bravi i camerieri, quasi tutti asiatici, a ballare e cantare!


Non crediate questa intensa giornata sia finita qui, perché alle 23.30 c'è la sorpresa VIP di questa crociera, ovvero uno spettacolo tutto per noi di ANGELO PINTUS, il famoso comico di Zelig! Fantastico che, prima di cominciare, in terza fila si accende uno scontro tra un napoletano e la cricca dei bolognesi. Oggetto della battaglia un posto occupato chissà da chi dei due prima, e, dopo che si intrasentono parole grosse, il napoletano sferra uno schiaffo al bolognese, mentre le mogli si insultano in lingua finnica (visto che altrimenti non si capiscono). La security non interviene così prontamente (ed effettivamente non credo che sia previsto proprio un buttafuori, in una nave così!) ma poi il napoletano viene allontanato mentre tutti urlano "fuori! fuori!". Noi no perché non abbiamo capito chi abbia ragione!

Comunque poi arriva Pintus, e manco a dirlo ci fa sbellicare un'ora piena dal ridere, raccontando aneddoti della vita di crociera nel suo modo così estremo e comico! Formidable! Uno degli spunti che ci ha fatto più ridere è del primo messaggio che abbiamo ricevuto il primo giorno, in nave, per l'esercitazione d'evacuazione di cui vi ho già scritto: la cosa che mancava è che il messaggio, prima che per noi, era stato dato per lo staff e l'annunciatore, in un inglese asiatico, aveva cominciato con "CREW ALERT CREW ALERT CREW ALERT" per richiamare appunto lo staff, ma con un tono che Pintus ricorda in modo così divertente da far sì che diventi il nostro tormentone!

Carichi dalle risate a mezzanotte facciamo un giro per la nave e stiamo un'oretta ad osservare roulette e blackjack per carpirne le regole e, mentre un vecchietto sbanca un tavolo (praticamente vince ogni giro), e mentre quelli del blackjack lasciano giù anche le mutande, ci ripromettiamo di giocare un'altra sera perché siamo finalmente stanchi e, meritatamente, andiamo a letto!