THOVEX (m. 1520) - MONT DU PARC (m. 1732) - LES GRANGES (m. 1623) - THOVEX (m. 1520)
Difficoltà: F - Escursionistico – Facile
Durata: 2h.30
Accanto ai ruderi della cappella del Thovex prendere il sentiero che domina la conca di La Thuile e conduce al Mont du Parc dalla cui sommità si gode il panorama sul Piccolo San Bernardo, il Rutor e il Monte Bianco. Attraverso la pineta si scende a Les Granges con vista sulle Grandes Jorasses. Rientro al Thovex.
11 agosto 2020 - LTH - Mont du Parc
9 agosto 2020 - LTH - Sentiero delle miniere
La gita di oggi, per sgranchire gambe e ruote dopo immenso tempo senza moto, prevede un percorso "semplice": una bella mangiata al rifugio Venini.
Per raggiungere il Rifugio Venini (mappa) da Milano bisogna farsi tutta la A9, uscire a Como Nord, imboccare la Statale Regina fino ad Argegno. Poi salire tutta la Val d'Intelvi fino a San Fedele, entrare in paese e seguire per Pigra. Da lì in avanti la strada è praticamente unica, e uscendo da Pigra si seguono le indicazioni per Rifugio Boffalora e, dopo 4 Km, si arriva al Rifugio Venini.
Puntello alle 8.30 all'autogrill di Lainate con Carlo, insieme al suo BMW GS1200, e partenza dopo colazione verso le 9.
Il percorso è di un'oretta e mezza, andando tranquilli e incontrando anche una Regina un po' lenta e qualche macchina sulla strada per Pigra, che essendo molto stretta ci ha particolarmente tenuti calmi.
La Transalp, che per sua caratteristica è un forno, già stamattina cominciava a sventolare i 102 gradi con l'apertura di folate bollenti tra ginocchia e caviglie.
La strada tra Pigra e il Boffalora è un po' dissestata e con qualche buca, e tra Boffalora e Venini anche con un ultima parte (200 metri, non di più) di ghiaia.
L'arrivo alle 10.30 vede il rifugio ancora semi-deserto, poche macchine e spazio ancora per le moto.
Parcheggiati, ci incamminiamo verso il crocione, nel senso che è una grossa croce a 40 minuti / un'oretta di camminata semplice. Il panorama è spettacoloso.
Incontriamo mucche, caprette, vari cani, grilli, due pastori, un alpeggio dove comprare il formaggio e anche un pochino di persone.
Ma l'orario scelto è buono perché al ritorno al Venini verso le 12.30 c'è un pienone. Parcheggio che sembra San Siro, moto una sull'altra e un Porsche che tenta di abbatterle facendo la retro.
Ci sediamo al tavolino (prenotato) con un pasto leggero: affettati, stinco, polenta, pizzoccheri. Tanto che dopo pranzo cerchiamo di sdraiarci a prendere sonno. Ripartiamo presto, ed anche un po' cotti, per evitare traffico.
Al ritorno (verso le 15), caldo torrido, Regina molto lenta e al casello una geniale coppia di ... ci taglia letteralmente la strada perché dalla zona Viacard voleva andare alla zona contanti. Con tanti insulti che si sono prese!
Rientriamo godutamente a casa, stanchi ma soddisfatti!
21 giugno 2020: rifugio Venini
Ieri sera cena Maldiviana, tutti in pareo a gustare in particolare sughi speziati sulle pietanze tipiche: pollo, pesce, riso.
E stamattina, ultima immersione, Naamendho kandu, che facciamo con Monica. Ci posizioniamo sulla pass (dopo un breve tafferuglio/discussione con un gruppo di altri sub) e ci godiamo lo spettacolo di squali grigi e pinna nera che passano nel blu. Alcuni sono molto grandi. Rientrando sul reef abbiamo potuto vedere tre enormi aragoste, e tartarughe (una verde e le altre "normali" ), una delle quali fa amicizia con guanti di Carlo e poi si infila praticamente dentro il gav di Monica! Risaliamo, goduti di questa ennesima avventura!
Dopo le immersioni si deve applicare un cosiddetto "no fly" ovvero un periodo di tempo (ore) in cui volare con gli aerei è vietato. Per questo trascorriamo le ultime 24 ore, che più o meno è quello che dobbiamo aspettare, ormeggiati di fronte ad un simpatico isolotto, nel quale stiamo a mollo godendoci le classiche Maldive da cartolina.
Pranzo in barca e ci spostiamo davanti all'isola di Villingili, pisoliamo un po' ed alle 17 scendiamo all'isola, girandola per un'oretta, è un'isola piena di lavori in corso, molto bella!
Ritorniamo e ovviamente è il momento delle valigie prima della cena delle 20. Ceniamo insieme e poi, la torta, le immersioni fatte e le foto! E domani sveglia alle 4.30 per partire!
15 febbraio 2020 - Naamendho kandu e ultima sera
La prima immersione la facciamo con Stefano, e stiamo sulla pass affacciati per una buona metà. Vediamo tanti squali e anche un grosso marlin, un po' a distanza, e poi cernie! Intanto Sara e Paola testano anche loro lo scooter con Monica, sgommando per tutto il reef!
La seconda immersione è a Kuredhdhoo, che giusto caso avevamo saltato per la mia caduta in cucina, ed era stata piena di pesci. E infatti così è! Subito all'inizio una formazione di 5 aquile di mare, poi tartarughe, almeno 5, di tutte le dimensioni, poi pesci pappagallo, cernie, napoleone, un po' di squali nella pass, alcuni molto grandi, tonni e uno squalo leopardo! Il tutto su un tappeto di coralli molto vivi e brillanti!
Dopo il pranzo (dire che è lauto ormai è scontato, oggi c'erano anche delle patatine!) e uno spostamento siamo pronti per la terza immersione, Viligili kandu.
Questa terza immersione la facciamo solo io e Giovanni, e prendiamo gli scooteroni, con davanti Stefano a condurci! La vista non è moltissima, ma riusciamo comunque a vedere begli squali all'inizio e poi miauuun a fare le sgumme col motorello! Troppo divertente, si può andare contro-corrente, avanti e indietro, fermarsi e ripartire! Bello!
Oggi dovevamo fare una quarta immersione notturna, ma il Dhoni (non la barca) ha avuto un problema all'elica e quindi non si riesce a scendere. Ci prepariamo quindi per la cena e per l'ultima immersione (forse: se il Dhoni sarà riparato!) di domani mattina!