E' una vita che non scrivo di viaggio in moto, e in effetti, tirando due somme, è dal 2013 che non ci sono stati più viaggi "seri".

Due anni fa, estate 2018, ci siamo goduti Bormio, ma non abbiamo fatto il blog perché siamo stati più "fermi". E' stata la prima estate con il Transalp 700!

Dopo l'incidente del 2015 e aver quindi perso la Transalp 650, ho avuto l'onore di guidare per due anni una XT660X, versione stradale di una piccola belva.

Nel 2018 poi è arrivata la protagonista ancora del giro di oggi, ovvero la Transalp 700!

Pronti e pimpanti per la gita di oggi


La gita di oggi, per sgranchire gambe e ruote dopo immenso tempo senza moto, prevede un percorso "semplice": una bella mangiata al rifugio Venini.


Mappa Google per rifugio Venini

Per raggiungere il Rifugio Venini (mappa) da Milano bisogna farsi tutta la A9, uscire a Como Nord, imboccare la Statale Regina fino ad Argegno. Poi salire tutta la Val d'Intelvi fino a San Fedele, entrare in paese e seguire per Pigra. Da lì in avanti la strada è praticamente unica, e uscendo da Pigra si seguono le indicazioni per Rifugio Boffalora e, dopo 4 Km, si arriva al Rifugio Venini.

Puntello alle 8.30 all'autogrill di Lainate con Carlo, insieme al suo BMW GS1200, e partenza dopo colazione verso le 9.

Il percorso è di un'oretta e mezza, andando tranquilli e incontrando anche una Regina un po' lenta e qualche macchina sulla strada per Pigra, che essendo molto stretta ci ha particolarmente tenuti calmi.

La Transalp, che per sua caratteristica è un forno, già stamattina cominciava a sventolare i 102 gradi con l'apertura di folate bollenti tra ginocchia e caviglie.

La strada tra Pigra e il Boffalora è un po' dissestata e con qualche buca, e tra Boffalora e Venini anche con un ultima parte (200 metri, non di più) di ghiaia.

L'arrivo alle 10.30 vede il rifugio ancora semi-deserto, poche macchine e spazio ancora per le moto.

Parcheggiati, ci incamminiamo verso il crocione, nel senso che è una grossa croce a 40 minuti / un'oretta di camminata semplice. Il panorama è spettacoloso.

Incontriamo mucche, caprette, vari cani, grilli, due pastori, un alpeggio dove comprare il formaggio e anche un pochino di persone.

Ma l'orario scelto è buono perché al ritorno al Venini verso le 12.30 c'è un pienone. Parcheggio che sembra San Siro, moto una sull'altra e un Porsche che tenta di abbatterle facendo la retro.

Ci sediamo al tavolino (prenotato) con un pasto leggero: affettati, stinco, polenta, pizzoccheri. Tanto che dopo pranzo cerchiamo di sdraiarci a prendere sonno. Ripartiamo presto, ed anche un po' cotti, per evitare traffico.

Al ritorno (verso le 15), caldo torrido, Regina molto lenta e al casello una geniale coppia di ... ci taglia letteralmente la strada perché dalla zona Viacard voleva andare alla zona contanti. Con tanti insulti che si sono prese!

Rientriamo godutamente a casa, stanchi ma soddisfatti!



Questo è il rifugio Venini








Il crocione!








Il frugale pasto






21 giugno 2020: rifugio Venini



E' una vita che non scrivo di viaggio in moto, e in effetti, tirando due somme, è dal 2013 che non ci sono stati più viaggi "seri".

Due anni fa, estate 2018, ci siamo goduti Bormio, ma non abbiamo fatto il blog perché siamo stati più "fermi". E' stata la prima estate con il Transalp 700!

Dopo l'incidente del 2015 e aver quindi perso la Transalp 650, ho avuto l'onore di guidare per due anni una XT660X, versione stradale di una piccola belva.

Nel 2018 poi è arrivata la protagonista ancora del giro di oggi, ovvero la Transalp 700!

Pronti e pimpanti per la gita di oggi


La gita di oggi, per sgranchire gambe e ruote dopo immenso tempo senza moto, prevede un percorso "semplice": una bella mangiata al rifugio Venini.


Mappa Google per rifugio Venini

Per raggiungere il Rifugio Venini (mappa) da Milano bisogna farsi tutta la A9, uscire a Como Nord, imboccare la Statale Regina fino ad Argegno. Poi salire tutta la Val d'Intelvi fino a San Fedele, entrare in paese e seguire per Pigra. Da lì in avanti la strada è praticamente unica, e uscendo da Pigra si seguono le indicazioni per Rifugio Boffalora e, dopo 4 Km, si arriva al Rifugio Venini.

Puntello alle 8.30 all'autogrill di Lainate con Carlo, insieme al suo BMW GS1200, e partenza dopo colazione verso le 9.

Il percorso è di un'oretta e mezza, andando tranquilli e incontrando anche una Regina un po' lenta e qualche macchina sulla strada per Pigra, che essendo molto stretta ci ha particolarmente tenuti calmi.

La Transalp, che per sua caratteristica è un forno, già stamattina cominciava a sventolare i 102 gradi con l'apertura di folate bollenti tra ginocchia e caviglie.

La strada tra Pigra e il Boffalora è un po' dissestata e con qualche buca, e tra Boffalora e Venini anche con un ultima parte (200 metri, non di più) di ghiaia.

L'arrivo alle 10.30 vede il rifugio ancora semi-deserto, poche macchine e spazio ancora per le moto.

Parcheggiati, ci incamminiamo verso il crocione, nel senso che è una grossa croce a 40 minuti / un'oretta di camminata semplice. Il panorama è spettacoloso.

Incontriamo mucche, caprette, vari cani, grilli, due pastori, un alpeggio dove comprare il formaggio e anche un pochino di persone.

Ma l'orario scelto è buono perché al ritorno al Venini verso le 12.30 c'è un pienone. Parcheggio che sembra San Siro, moto una sull'altra e un Porsche che tenta di abbatterle facendo la retro.

Ci sediamo al tavolino (prenotato) con un pasto leggero: affettati, stinco, polenta, pizzoccheri. Tanto che dopo pranzo cerchiamo di sdraiarci a prendere sonno. Ripartiamo presto, ed anche un po' cotti, per evitare traffico.

Al ritorno (verso le 15), caldo torrido, Regina molto lenta e al casello una geniale coppia di ... ci taglia letteralmente la strada perché dalla zona Viacard voleva andare alla zona contanti. Con tanti insulti che si sono prese!

Rientriamo godutamente a casa, stanchi ma soddisfatti!



Questo è il rifugio Venini








Il crocione!








Il frugale pasto






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