Sì perché la giornata di oggi vede la ripartenza da Avrencon verso la nostra ultima destinazione, Versailles. Nei blog di chi ha visitato la Normandia, il percorso di rientro si sovrappone a quello di andata, coprendo così tutte le tappe che noi abbiamo cercato di fare nei primi giorni. Così il nostro cammino odierno tocca alcune città "fuori" dal contesto che abbiamo vissuto fin'oggi.

Avrencon (A) - Le Mans (B) - Chartres (C) - Versailles (D)





La prima che incontriamo è Le Mans: è metà mattinata, e ci prendiamo un caffé e un croissant in un bar di un centro commerciale.  Sono 130.000 anime, è quindi una realtà già più strutturata rispetto a quanto visto fin'oggi, e la presenza di strutture più moderne e, appunto, di centri commerciali ne è a comprova. Parcheggiamo nella zona della cattedrale, maestosa e imperante sulla città, con il suo maiuscolo organo "a incastro" e le sue vetrate luminose. Sotto di essa, il mercato della mattinata, con i venditori delle proprie "mercanzie" ai piedi del vulnus della città, così come succedeva nel medioevo nei tanti castelli incontrati fin'oggi. Non può mancare a Le Mans una piccola visita al circuito, lo incontriamo solo da fuori perché pare che la Opel Adam non potesse farci un giretto di prova!


Per lavorare terreni grossi non ci vogliono grossi rastrelli, ma rastrelli grossi!

  
La casa di Cricchetto







La cattedrale di Le Mans

Ripartiamo verso la tappa successiva, Chartres, di cui ci ispirava qualche descrizione intraletta su Internet. Giungiamo alla cattedrale della città, e devo dire che è ancora più maestosa della precedente. Enorme, vetrate colorate, organo mastodontico, piccole cellette ai lati dedicate ai santi, e tanta attenzione ai dettagli anche sulla parte esterna.


 Così alta che per fotografarla tutta sono dovuto andare a decine di metri!

L'organo della cattedrale di Chartres, imponente


Nel coro



Le vetrate dei quattro profeti maggiori, ai lati, Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele, da fuori...

... e da dentro



Da lì a Versailles mancano un cinquantina di Km, che percorriamo con calma ad opera anche di qualche gocciolina di pioggia sul percorso. Siamo a Versailles in realtà che sono circa le 17, e ci rechiamo al nostro albergo "A l'Hotel des Roys", che è praticamente a 4 minuti a piedi dalla reggia, sul vialone principale. Quando usciamo per la cena, percorriamo un po' la città: mentre gli ultimi visitatori salutano la reggia, i pochi negozi aperti abbassano la saracinesca sulla piazza del Mercato (Marché Notre Dame) e gli avventori cominciano ad occupare i posti nei ristoranti. Adocchiamo il numero 3 sulla lista tripadvisor, e ci facciamo un buon dieci minuti di camminata per arrivarci: ovviamente è chiuso! Torniamo indietro e scopriamo, alla destra della reggia, una zona con tanti ristoranti, pub e brasserie con tavolini all'aperto. Riusciamo a sederci al "Le Ble Noir", esperto in gallettes e crepe: io mi scofano due gallettes, una a "pizza margherita" ed una con patate, raclette e salame; Sara, la golosona, altrettanto una gallette con spinaci e salame e una crepe con crema di marroni, nutella, gelato di cocco!
Torniamo in albergo e ci prepariamo alla visita di domani: si partirà moderatamente presto, perché poi nel pomeriggio torniamo a casa! 




18 agosto - 24 ore tra Le Mans, Chartres e Versailles

Sì perché la giornata di oggi vede la ripartenza da Avrencon verso la nostra ultima destinazione, Versailles. Nei blog di chi ha visitato la Normandia, il percorso di rientro si sovrappone a quello di andata, coprendo così tutte le tappe che noi abbiamo cercato di fare nei primi giorni. Così il nostro cammino odierno tocca alcune città "fuori" dal contesto che abbiamo vissuto fin'oggi.

Avrencon (A) - Le Mans (B) - Chartres (C) - Versailles (D)





La prima che incontriamo è Le Mans: è metà mattinata, e ci prendiamo un caffé e un croissant in un bar di un centro commerciale.  Sono 130.000 anime, è quindi una realtà già più strutturata rispetto a quanto visto fin'oggi, e la presenza di strutture più moderne e, appunto, di centri commerciali ne è a comprova. Parcheggiamo nella zona della cattedrale, maestosa e imperante sulla città, con il suo maiuscolo organo "a incastro" e le sue vetrate luminose. Sotto di essa, il mercato della mattinata, con i venditori delle proprie "mercanzie" ai piedi del vulnus della città, così come succedeva nel medioevo nei tanti castelli incontrati fin'oggi. Non può mancare a Le Mans una piccola visita al circuito, lo incontriamo solo da fuori perché pare che la Opel Adam non potesse farci un giretto di prova!


Per lavorare terreni grossi non ci vogliono grossi rastrelli, ma rastrelli grossi!

  
La casa di Cricchetto







La cattedrale di Le Mans

Ripartiamo verso la tappa successiva, Chartres, di cui ci ispirava qualche descrizione intraletta su Internet. Giungiamo alla cattedrale della città, e devo dire che è ancora più maestosa della precedente. Enorme, vetrate colorate, organo mastodontico, piccole cellette ai lati dedicate ai santi, e tanta attenzione ai dettagli anche sulla parte esterna.


 Così alta che per fotografarla tutta sono dovuto andare a decine di metri!

L'organo della cattedrale di Chartres, imponente


Nel coro



Le vetrate dei quattro profeti maggiori, ai lati, Isaia, Geremia, Ezechiele e Daniele, da fuori...

... e da dentro



Da lì a Versailles mancano un cinquantina di Km, che percorriamo con calma ad opera anche di qualche gocciolina di pioggia sul percorso. Siamo a Versailles in realtà che sono circa le 17, e ci rechiamo al nostro albergo "A l'Hotel des Roys", che è praticamente a 4 minuti a piedi dalla reggia, sul vialone principale. Quando usciamo per la cena, percorriamo un po' la città: mentre gli ultimi visitatori salutano la reggia, i pochi negozi aperti abbassano la saracinesca sulla piazza del Mercato (Marché Notre Dame) e gli avventori cominciano ad occupare i posti nei ristoranti. Adocchiamo il numero 3 sulla lista tripadvisor, e ci facciamo un buon dieci minuti di camminata per arrivarci: ovviamente è chiuso! Torniamo indietro e scopriamo, alla destra della reggia, una zona con tanti ristoranti, pub e brasserie con tavolini all'aperto. Riusciamo a sederci al "Le Ble Noir", esperto in gallettes e crepe: io mi scofano due gallettes, una a "pizza margherita" ed una con patate, raclette e salame; Sara, la golosona, altrettanto una gallette con spinaci e salame e una crepe con crema di marroni, nutella, gelato di cocco!
Torniamo in albergo e ci prepariamo alla visita di domani: si partirà moderatamente presto, perché poi nel pomeriggio torniamo a casa!